Settori

Edilizia

Svolgiamo attività di progettazione acustica per edifici con destinazioni d’uso tradizionali (direzionale, scolastico, ospedaliero, residenziale) e per grandi ambienti dedicati allo spettacolo quali cinema, teatri, auditorium e teatri d’opera. 

Curiamo interamente un progetto in tutte le sue sfumature studiando la qualità acustica degli spazi, l’isolamento tra gli ambienti adiacenti, gli impianti di amplificazione sonora, la protezione dal rumore e dalle vibrazioni generate dagli impianti meccanici.

Interveniamo in tutte le fasi della progettazione, dagli studi preliminari, alla fase di progetto definitivo, esecutivo, costruttivo. Controlliamo il processo di esecuzione dei lavori attraverso rilievi specialistici in ambiente interno ed esterno al fine di garantire il rispetto degli obiettivi acustici prefissati. 

Diamo supporto ai professionisti e alle imprese: lo facciamo perché massimizzare la qualità acustica di un progetto e della sua realizzazione, significa migliorare la qualità della vita delle persone.

ACUSTICA ARCHITETTONICA

Il comportamento acustico di uno spazio chiuso può essere descritto attraverso la Teoria statistica, fondata sull’ipotesi di campo acustico perfettamente diffuso, ossia omogeneo in tutto l’ambiente, per via della distribuzione assolutamente casuale delle direzioni di propagazione delle onde che lo originano. Esso sarà dunque descritto dai valori medi delle grandezze caratteristiche. Con questo metodo, fondato sull’equazione di Sabine, è possibile descrivere efficacemente il fenomeno della riverberazione ed analizzare ‘quantitativamente’ i materiali efficaci al controllo dello stesso.

Il comportamento acustico di uno spazio chiuso può essere descritto attraverso il Metodo geometrico, secondo il quale si effettua una semplificazione della realtà, rappresentando le onde acustiche mediante raggi, originati da una sorgente, tali da propagarsi nell’ambiente riflettendosi sulle superfici secondo le leggi dell’ottica geometrica. È il sistema impiegato nei software di previsione acustica utilizzato per le verifiche ‘qualitative’ di progetto, ovvero posizione ed efficacia dei materiali proposti, a condizione che la maggiore dimensione della sala oggetto di studio sia molto maggiore delle lunghezze d’onda in gioco. Non ha senso tale approccio per volumetrie contenute, per le quali risulta sufficiente l’approccio con il metodo statistico.

In ausilio alla progettazione dell’isolamento acustico in edilizia, la verifica dei requisiti acustici passivi (D.P.C.M. 5/12/1997 e norme UNI 12354) e la classificazione acustica degli edifici secondo la norma UNI 11367, è opportuno utilizzare uno strumento di modellazione software che tenga conto di tutte le possibili trasmissioni di rumore per via strutturale, in aggiunta ai calcoli manuali dei pacchetti costruttivi.

Negli impianti di climatizzazione il benessere non è solo quello termoigrometrico, legato cioè al raggiungimento di prefissati valori di temperatura e umidità, ma si riferisce ad una forma di benessere globale influenzabile da molteplici fattori, tra cui la ventilazione, la qualità dell’aria, il rumore e le vibrazioni. I movimenti vibratori di un corpo si trasmettono sotto forma di perturbazioni di pressione attraverso i mezzi elastici. Quando tali perturbazioni rientrano in un certo intervallo, esse sono percepibili dall’orecchio umano come sensazione acustica: il suono. Calcolare in via previsionale il rumore immesso dagli impianti di condizionamento e trattamento aria in ambiente è necessario al fine di individuare eventuali criticità, progettare i dovuti interventi di mitigazione del rumore per garantire il confort acustico in ambiente.

Quando le onde sonore impattano contro una superficie, si generano fenomeni di fonoriflessione, fonodiffusione e fonoassorbimento del suono a seconda delle proprietà fisiche intrinseche dei materiali che la costituiscono. La qualità acustica di un ambiente confinato, dunque, dipenderà direttamente dalla gestione di tali fenomeni e dalle scelte che dovranno essere accompagnate da uno studio previsionale dettagliato che utilizzi tutti i metodi e le tecnologie a disposizione al fine di ottimizzare le scelte progettuali.

Quando un sistema di onde sonore incontra un corpo incapace di vibrare, le onde riflettono con una norma che è comune a tutti i fenomeni del genere, secondo la quale l’angolo di incidenza è uguale a quello di riflessione. Dalle caratteristiche della superficie riflettente, dipende l’intensità e la qualità della riflessione. In ogni caso, la parte di energia che non viene riflessa, viene assorbita oppure rifratta. Per studiare il contributo di pannellature fonoriflettenti, al fine di ottimizzarne il posizionamento in sezione e pianta, si effettua uno studio delle prime riflessioni e dei campi di “illuminazione sonora” prodotti dalle riflessioni sonore secondo la teoria acustica dell’ottica geometrica. I calcoli del contributo apportato dai pannelli fonoriflettenti alla qualità dell’ascolto, e dunque delle differenze di percorso tra il suono diretto e il suono riflesso nonché del range di frequenze di interesse alle quali applicare le dovute riflessioni, si traducono nell’individuazione del posizionamento in pianta e sezione, delle angolazioni nonché della profondità, della densità e dello spessore dei singoli pannelli.

Al fine di ottimizzare l’isolamento acustico, risulta necessario progettare adeguatamente i pacchetti costruttivi costituenti le partizioni verticali e orizzontali di un edificio, nonché i serramenti. A tale scopo si dispone di due principi fisici per aumentare la prestazione fonoisolante di pareti e solai, la “legge della massa”, adatta a valutare le prestazioni di pareti monolitiche, e il principio denominato “massa molla massa”, da applicarsi a contropareti e a pareti leggere. Le scelte dovranno essere compiute sulla base dei limiti imposti dalla normativa vigente e degli obiettivi prestazionali prefissati.

ELETTROACUSTICA

Un impianto EVAC è «un sistema elettroacustico principalmente destinato a trasmettere informazioni per la protezione delle persone all’interno di una o più aree specificate, durante un’emergenza […]. È utilizzato per attuare una rapida e ordinata mobilitazione degli occupanti di un’area all’interno o all’esterno in una situazione di emergenza»: questa è la definizione data dalla vigente Norma CEI EN 50849 “Sistemi di allarme sonoro per applicazioni di emergenza” in vigore dal Febbraio 2019. Tale sistema è annoverato all’interno del Codice di Prevenzione Incendi al Par. G.1.14 “Protezione attiva”, intendendo per protezione attiva l’insieme delle misure antincendio atte a ridurre le conseguenze di un incendio, che richiedono l’attivazione dell’umo o l’attivazione di un impianto.

Progettiamo impianti audio video per sale conferenze, sale riunioni, locali di pubblico spettacolo, cinema, teatri e auditorium secondo gli standard e le tecnologie di ultima generazione.

INDAGINI STRUMENTALI

Per rispettare i requisiti acustici passivi, oltre ad una buona progettazione è necessaria la corretta esecuzione dei lavori. Al fine di verificare il raggiungimento dei requisiti prescritti in fase progettuale ed il rispetto dei limiti normativi imposti dal DPCM 5/12/97 è necessario eseguire il collaudo in opera dei requisiti acustici passivi. Il collaudo deve essere eseguito da un tecnico competente in acustica ambientale attraverso delle misure in opera eseguite secondo le procedure riportate nella UNI EN ISO 140 e con l’uso di apposita strumentazione (fonometro di classe I, sorgente dodecaedrica, cassa monodirezionale e macchina da calpestio). Al termine delle misure il tecnico calcola gli indici di valutazione secondo quanto previsto dalla UNI EN ISO 717-1/2 e redige la relazione di collaudo che attesta la conformità o meno dei requisiti acustici passivi.

Il primo parametro acustico ambientale misurato fu il tempo di riverberazione, ad opera di Sabine, alla fine del secolo XIX, e tuttora è il descrittore acustico che riveste la maggior importanza nell’analisi e nel progetto acustico di un ambiente confinato. Il tempo di riverberazione è definito come l’intervallo di tempo che trascorre dal momento in cui la sorgente del segnale acustico viene spenta, al momento in cui la densità di energia sonora si riduce ad un valore pari ad un milionesimo della densità di energia sonora a regime. La misura del tempo di riverberazione avviene attraverso la stima del decadimento sonoro prodotto dall’eccitazione sonora che può avvenire attraverso tre modalità: rumore interrotto, sorgente impulsiva e la scansione sinusoidale esponenziale ‘Sweep-Sine’. Il rumore interrotto consiste nell’eccitazione dell’ambiente attraverso una sorgente omnidirezionale alimentata da un amplificatore di potenza che genera un rumore bianco con uno spettro ampio (da 50 Hz a 10 kHz), una volta che la sorgente viene interrotta, attraverso un fonometro, si misura il tempo di decadimento. Il segnale impulsivo ha il vantaggio di poter essere generato facilmente tramite una esplosione che può essere ottenuta ad esempio con un colpo di pistola; il segnale impulsivo ha una breve durata e perciò consente di distribuire l’eccitazione simultaneamente su un’ampia banda di frequenze.

L’indice di trasmissione del parlato STI (Speech Transmission Index), è un indicatore dell’intelligibilità media del parlato. I valori dello STI sono compresi tra 0 (completamente inintelligibile) e 1 (intelligibilità ottima). L’indice STI è stato correlato a scale soggettive di intelligibilità. I metodi di misura dell’intelligibilità sono basati sulla determinazione della MTF modulation transfer function in 7 bande di ottava e necessitano di strumentazioni specifiche per la loro realizzazione. La misura dello STI è uno dei metodi applicati per collaudare, ad esempio, gli impianti di segnalazione e allarme.

Per i rilievi in ambiente di vita, vengono misurati sia il livello di rumore ambientale che il livello di rumore residuo. Il livello di rumore ambientale è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato ‘‘A’’, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti nell’ambiente da investigare; perciò, è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale ed è il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione. Il livello di rumore residuo si rileva quando si esclude dalla misura la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale.

Il D.P.C.M. n°215/99 definisce i livelli sonori massimi ammissibili nei luoghi di intrattenimento, di pubblico spettacolo ed in pubblici esercizi (ad esclusione di attività temporanee e mobili) che sono in possesso impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora. La norma definisce i limiti massimi ammissibili di pressione sonora da rispettare al fine di limitare l’esposizione al rumore. È necessario verificare se l’impianto ha le caratteristiche idonee a determinare, potenzialmente, il superamento dei limiti.
Se l’impianto è in grado di superare i limiti verranno indicati dal tecnico competente in acustica degli interventi per riportare l’impianto nei limiti previsti dalla normativa. Realizzati gli interventi il tecnico dovrà eseguire il collaudo e rilasciare una relazione tecnica da allegare alla Dichiarazione Sostitutiva redatta dal gestore dell’attività.

Ambiente

Supportiamo la progettazione sotto tutti gli aspetti ambientali: le valutazioni sono riferite sia alla fase di realizzazione che alla fase di esercizio delle opere, e possono essere integrate da misure sperimentali e da calcoli previsionali con software dedicati. Gli studi di prefattibilità/fattibilità ambientale e gli studi di impatto ambientale sono corredati anche dalla pianificazione dei successivi piani di monitoraggio ambientale, per il controllo di ciascuna singola fase progettuale.

Nell’ambito delle simulazioni previsionali svolgiamo analisi per le componenti rumore, vibrazioni, atmosfera e campi elettromagnetici, disponendo di strumenti quali SoundPLAN, Caline, Calpuff, WinDimula e Magic. Dal punto di vista sperimentale, eseguiamo misure fonometriche e misure di vibrazioni secondo le disposizioni normative vigenti.

Diamo supporto a enti pubblici e imprese con la finalità di preservare e migliorare l’ambiente in cui viviamo.

Simulazioni previsionali

Vengono eseguiti studi acustici con il software previsionale SoundPLAN, elaborando mappe acustiche previsionali orizzontali, verticali, livelli in facciata ai ricettori, calcoli su ricettori sensibili. È inoltre possibile definire e progettare una serie di mitigazioni per la risoluzione delle eventuali criticità acustiche riscontrate rispetto ai limiti normativi. 

Le analisi previsionali atmosferiche vengono eseguite con la dovuta strumentazione, selezionata sulla base delle sorgenti da valutare: per le sorgenti lineari come le strade è utilizzato il software Caline, per le sorgenti areali o puntuali i software Calpuff (con approccio modellistico lagrangiano) o WinDimula (con approccio modellistico gaussiano). Il modello restituisce mappe cromatiche delle isoconcentrazioni per i principali inquinanti e valori tabellari puntuali dei medesimi inquinanti calcolati su ricettori discreti.

Con il software MAGIC (MAGnetic Induction Calculation) è possibile calcolare la mappa cromatica dell’induzione magnetica generata di una serie di conduttori in cui viene applicata una corrente arbitraria.

Studi ambientali

Ogni fase progettuale porta con sé un approfondimento dei temi ambientali ad essa connessi. Gli studi di Prefattibilità ambientale (per la fase progettuale preliminare o di PFTE) e di Fattibilità ambientale (per la progettazione definitiva) consentono di definire gli impatti attesi partendo dallo stato di fatto e di progettare i relativi sistemi di mitigazione e compensazione. Parimenti gli Studi di impatto ambientale, necessari per determinate tipologie di opere, costituiscono la chiave di lettura e la soluzione per integrare gli interventi nel tessuto ambientale e territoriale in cui vengono a interagire. In un contesto di multidisciplinarità, vengono elaborate direttamente e completamente le pressioni che riguardano le componenti ambientali rumore/vibrazioni/atmosfera e valutando gli aspetti paesaggistici e naturalistici con gli elaborati di Relazione Paesaggistica e di Valutazione di Incidenza Ambientale. Sono inoltre elaborate Valutazioni relative alla vulnerabilità e al rischio climatico delle opere.

La Diapason Ingegneria supporta il quadro decisionale della Valutazione Ambientale Strategica, portando considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi di sviluppo per migliorare la qualità di pianificazione complessiva.

Vengono definite le modalità dei rilievi di qualità ambientale, le matrici ambientali da indagare nonché le stazioni di monitoraggio per le componenti indagate negli studi ambientali e per le quali è stato possibile stimare un impatto e un successivo percorso di mitigazione/compensazione. Le misure sono volte a valutare lo stato iniziale, le modifiche attese nella fase di realizzazione delle opere e lo stato finale, verificando l’efficacia degli interventi di mitigazione/compensazione proposti e degli interventi di recupero e ripristino dei luoghi rispetto allo stato di partenza. Si determina infine anche il computo metrico estimativo del PMA proposto.

Sono studiate e progettate metodologie analitiche per la valutazione dell’impronta ambientale di un prodotto o di un servizio, tenendo conto degli impatti ambientali generati nel suo ciclo di vita (dalle materie prime, alle fasi di produzione, distribuzione, uso e dismissione finale).

L’AIA si applica alle attività di cui all’allegato VIII, parte seconda del decreto D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e prevede le migliori tecniche disponibili definite BAT (Best Available Techniques) per ridurre quanto più possibile l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, nonché la produzione di rifiuti. La Diapason Ingegneria fornisce il supporto per la redazione di tutta la documentazione necessaria per la presentazione della procedura in Regione o, per determinati limiti, al MASE. Le categorie industriali interessate riguardano, ad esempio, le attività energetiche, la produzione e trasformazione di metalli, l’industria dei prodotti minerari e quella chimica, la gestione dei rifiuti e altre attività produttive. Le autorizzazioni ambientali comprese nell’AIA riguardano le tematiche inerenti su emissioni in atmosfera, autorizzazioni allo scarico, smaltimento e recupero dei rifiuti e altri aspetti di natura ambientale.

Agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di AIA e in particolare alle categorie di imprese di cui all’art. 2 del DM 18 aprile 2005 è necessario avviare una procedura di Autorizzazione Unica Ambientale. Per tale procedura, da sottoporre al SUAP, è redatta documentazione in materia ambientale per gli scarichi, gli effluenti, le emissioni acustiche e quelle in atmosfera, l’utilizzo dei fanghi dei processi di depurazione e le comunicazioni in materia di rifiuti.

Rilievi strumentali

Attraverso mezzo mobile sono eseguite campagne per l’acquisizione dei principali inquinanti, da definire nei termini di durata e tipologia di campionamento sulla base delle sorgenti e dei potenziali ricettori.

Rumore e vibrazioni

Siamo dotati di tutta la strumentazione necessaria alla realizzazione di campagne di monitoraggio puntuale o prolungato nel tempo per quanto riguarda gli aspetti legati alle componenti ambientali.

Svolgiamo attività di misura in ambiente interno relativamente al confort acustico degli spazi confinati secondo le specifiche destinazioni d’uso e alla sicurezza sul lavoro secondo quanto disposto dal D.Lgs. 81 del 2008; in ambiente esterno relativamente alla diffusione di sostanze inquinanti in atmosfera.

Operiamo su cantieri civili e infrastrutturali con lo scopo di monitorare le componenti ambientali di interesse e la loro rispondenza agli studi previsionali, rilevando eventuali variazioni in corso d’opera al fine di apportare le correzioni necessarie al mantenimento degli obiettivi prefissati.

DESIGN RIDUZIONE DEL RUMORE

Gli impianti tecnologici trasmettono negli ambienti interni ed esterni rumore per via aerea e vibrazioni per via strutturale. Per eliminare questi effetti indesiderati si possono mettere in atto diverse strategie di mitigazione basate sulla desolidarizzazione del macchinario rispetto al piano di appoggio (per evitare la trasmissione della vibrazione) e di opportuni silenziatori da applicarsi sui ventilatori di espulsione, setti fonoassorbenti sulle sezioni di ripresa al corpo macchina nonché vere e proprie barriere fonoisolanti da interporre tra la sorgente e il ricettore potenzialmente disturbato (per evitare la trasmissione del rumore per via aerea).

La progettazione di una barriera antirumore si compone di due fasi successive; per prima cosa si sviluppa uno studio previsionale al fine di caratterizzare acusticamente lo scenario post operam e dunque l’efficacia dell’intervento. Successivamente si realizza il progetto esecutivo che descrive completamente la realizzazione dell’opera in tutte le sue componenti costruttive.

PIANIFICAZIONE URBANISTICA

Il piano comunale di classificazione acustica (zonizzazione acustica) è un atto tecnico-politico che consiste nella suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee a seguito di attenta analisi urbanistica del territorio stesso tramite lo studio della relazione tecnica del piano regolatore generale e delle relative norme tecniche di attuazione. L’obiettivo della classificazione è quello di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale.

In caso di realizzazione di nuove costruzioni è necessario uno studio previsionale di clima acustico che attesti che il nuovo manufatto/infrastruttura si inserisca in un contesto acustico coerente con quanto previsto dalla classificazione acustica del territorio (zonizzazione acustica). Per questo motivo è necessario effettuare un’adeguata campagna fonometrica nell’area interessata al fine di determinare il livello di emissione e di immissione nei due periodi di riferimento diurno e notturno e verificarne il rispetto dei limiti di legge vigenti. In fase di studio è necessario anche valutare i possibili impatti che la nuova realizzazione introdurrà a livello acustico dovuti ad impianti tecnologici propri o a modifiche sostanziali della viabilità di superficie. In caso di possibili superamenti sarà necessario prevedere interventi di mitigazione acustica.

INDAGINI STRUMENTALI

Con fonometri di classe I si eseguono misure fonometriche di tipo spot, con o senza tecniche specifiche di campionamento (ad esempio: MAOG, per le sorgenti di tipo stradale), misure fonometriche in continuo di breve e lunga durata (24h o settimanali/bisettimanali). Si dispone di adeguata strumentazione per lo stazionamento in esterno e per l’acquisizione di dati meteo. Per le sorgenti stradali le misure fonometriche possono essere completate con misure in continuo del traffico stradale, con stazioni automatiche di campionamento e acquisizione dei flussi. Ai fini di studi acustici, si eseguono anche contestuali o mirate campagne per il censimento dei ricettori potenzialmente interessati da un progetto o da un’attività, con codifiche planimetriche e schede anagrafiche delle strutture censite.

Si eseguono negli edifici misure di vibrazioni di tipo spot o 24h per la valutazione del disturbo secondo norma tecnica UNI9614:2017, con accelerometro triassiale.

Con fonometri di classe I si eseguono misure fonometriche di tipo spot, con o senza tecniche specifiche di campionamento (ad esempio: MAOG, per le sorgenti di tipo stradale), misure fonometriche in continuo di breve e lunga durata (24h o settimanali/bisettimanali). Si dispone di adeguata strumentazione per lo stazionamento in esterno e per l’acquisizione di dati meteo. Per le sorgenti stradali le misure fonometriche possono essere completate con misure in continuo del traffico stradale, con stazioni automatiche di campionamento e acquisizione dei flussi. Ai fini di studi acustici, si eseguono anche contestuali o mirate campagne per il censimento dei ricettori potenzialmente interessati da un progetto o da un’attività, con codifiche planimetriche e schede anagrafiche delle strutture censite.

Il primo parametro acustico ambientale misurato fu il tempo di riverberazione, ad opera di Sabine, alla fine del secolo XIX, e tuttora è il descrittore acustico che riveste la maggior importanza nell’analisi e nel progetto acustico di un ambiente confinato. Il tempo di riverberazione è definito come l’intervallo di tempo che trascorre dal momento in cui la sorgente del segnale acustico viene spenta, al momento in cui la densità di energia sonora si riduce ad un valore pari ad un milionesimo della densità di energia sonora a regime. La misura del tempo di riverberazione avviene attraverso la stima del decadimento sonoro prodotto dall’eccitazione sonora che può avvenire attraverso tre modalità: rumore interrotto, sorgente impulsiva e la scansione sinusoidale esponenziale ‘Sweep-Sine’. Il rumore interrotto consiste nell’eccitazione dell’ambiente attraverso una sorgente omnidirezionale alimentata da un amplificatore di potenza che genera un rumore bianco con uno spettro ampio (da 50 Hz a 10 kHz), una volta che la sorgente viene interrotta, attraverso un fonometro, si misura il tempo di decadimento. Il segnale impulsivo ha il vantaggio di poter essere generato facilmente tramite una esplosione che può essere ottenuta ad esempio con un colpo di pistola; il segnale impulsivo ha una breve durata e perciò consente di distribuire l’eccitazione simultaneamente su un’ampia banda di frequenze.

Per i rilievi in ambiente di vita, vengono misurati sia il livello di rumore ambientale che il livello di rumore residuo. Il livello di rumore ambientale è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato ‘‘A’’, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti nell’ambiente da investigare; perciò, è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale ed è il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione. Il livello di rumore residuo si rileva quando si esclude dalla misura la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale.

Il decreto legislativo 81/08 sancisce l’obbligatorietà della valutazione del rischio rumore e la valutazione dei livelli di esposizione dei lavoratori al rumore. Le misurazioni per la valutazione dell’esposizione a rumore si effettuano con strumenti di gruppo 1 IEC 651 o IEC 804 (CEI EN 60651 e CEI EN 60804). La durata dei rilievi è funzione della variabilità temporale del rumore e comunque fino al verificarsi di una sostanziale stabilizzazione dello strumento; le rilevazioni si eseguono ponendo il fonometro a 15 centimetri dall’orecchio dell’operatore nella sua posizione abituale di lavoro, seguendolo comunque nelle sue attività nelle vicinanze delle macchine e delle postazioni di lavoro.

L’allegato C del Decreto 16 Marzo 1998 definisce le modalità di misura del rumore ferroviario. Le misure devono essere eseguite in condizioni di circolazione normale del traffico ferroviario ed in assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia e/o neve; la velocità del vento deve essere non superiore a 5 m/s. Il microfono, dotato di una cuffia antivento, deve essere orientato verso la sorgente di rumore e posto ad una distanza di 1 m dalle facciate dei ricettori analizzati ed a quota 4m da terra. L’acquisizione dei livelli di pressione sonora deve essere impostata con costante di tempo “Fast” e deve consentire la determinazione dell’orario di inizio, del valore del livello di esposizione sonora LAE e del profilo temporale LAF(t) dei singoli transiti dei convogli. Il tempo di misura TM deve essere non inferiore a 24 h.  Il D.M. 31 ottobre 1997 definisce la metodologia di misura del rumore aeroportuale. Il rumore aeroportuale può essere misurato attraverso un sistema assistito, per misure effettuate con strumentazione mobile in grado di misurare almeno il SEL dei movimenti aerei aeronautici, e sistema non assistito, specifico per misure fisse di monitoraggio, che è in grado di individuare automaticamente i profili dei sorvoli, nonché attribuire ad ognuno di questi il valore di SEL corrispondente.

La legge 447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” è stata formulata a tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico. Una sorgente sonora non deve introdurre rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana o essere di intensità tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi; per questa ragione le pubblica amministrazione richiede che, all’apertura di una nuova attività commerciale, sia effettuata una VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO (DPCM 14/11/97) da un Tecnico Competente in Acustica Ambientale regolarmente iscritto nell’apposito Elenco Nazionale, finalizzata alla verifica che gli impianti afferenti la nuova attività siano conformi ai limiti stabiliti dalla normativa vigente in materia di acustica e quindi non arrecare disturbo a soggetti terzi.

Le attività permanenti o temporanee di pubblico spettacolo sono soggette ad una valutazione di impatto acustico. Il rilascio del nulla osta è quindi subordinato alla valutazione di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale regolarmente iscritto nell’apposito Elenco Nazionale che deve accertare il rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente in materia di acustica.

Per quello che concerne le attività di pubblico spettacolo a carattere temporaneo, nel caso in cui il Tecnico Competente incaricato della valutazione di impatto acustico accerti in via previsionale possibili superamenti dei limiti normativi, è comunque prevista la possibilità di richiedere una autorizzazione in deroga ai limiti acustici Lo studio di impatto acustico e la richiesta in deroga dovranno essere presentati alla pubblica amministrazione che inoltrerà la documentazione all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) per ottenere il parere propedeutico all’eventuale rilascio di nulla osta.

Le attività temporanee di cantiere sono soggette ad una valutazione di impatto acustico. Il rilascio del nulla osta è quindi subordinato alla valutazione di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale regolarmente iscritto nell’apposito Elenco Nazionale, il cui compito sarà di accertare che le attività rumorose previste dal cronoprogramma dei lavori siano conformi ai limiti imposti dalla normativa vigente in materia di acustica.

Nel caso il Tecnico Competente incaricato della valutazione di impatto acustico riscontri in via previsionale possibili superamenti dei limiti normativi è possibile richiedere una deroga e quindi la verifica del solo limite di immissione al ricettore potenzialmente disturbato in maniera maggiore. Lo studio di impatto acustico e la richiesta in deroga dovranno essere presentati alla pubblica amministrazione che inoltrerà la documentazione all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) per un parere e l’eventuale rilascio di nulla osta.

La legge 447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” è stata formulata a tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico. Una sorgente sonora non deve introdurre rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana o essere di intensità tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.

Anche se le attività commerciali hanno l’obbligo di dotarsi di valutazione di impatto acustico potrebbero verificarsi comunque delle immissioni all’interno degli ambienti abitativi limitrofi che superino il limite differenziale (5 dBA per il periodo diurno e 3 dBA in quello notturno). In questi casi è possibile fare un esposto al Comune che incaricherà l’ente tecnico proposto,l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), ad effettuare tutti i rilievi fonometrici atti a verificare il rispetto dei limiti normativi. In caso di accertamento del superamento, l’esercente sarà obbligato ad incaricare un Tecnico Competente in Acustica Ambientale regolarmente iscritto nell’apposito Elenco Nazionale di redigere un piano di risanamento acustico per ricondurre le emissioni/immissioni sonore entro i limiti di legge. È possibile corredare l’esposto con una perizia effettuata da un tecnico abilitato. Questa è la procedura amministrativa che regolamenta i rapporti tra un esercizio commerciale ed un privato cittadino (criterio pubblicistico).

Il rapporto tra privati è invece regolamentato dall’art. 844 che definisce la “normale tollerabilità” ovvero il limite massimo di immissioni (e quindi anche quelle acustiche) possibili all’interno di fondo altrui.

Il limite di normale tollerabilità, per prassi giuridica consolidata, è stato identificato in 3 dB tra il livello immesso e il livello di rumore di fondo (ovvero il livello misurato in assenza della sorgente di disturbo). Nel caso di rapporto tra privati è ovviamente necessaria, e rappresenta il primo passo per istruire una causa, una perizia di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale regolarmente iscritto nell’apposito Elenco Nazionale che attesti il superamento dei limiti di legge.

Il criterio giurisprudenziale che prevede la verifica del rispetto del limite di normale tollerabilità è applicabile anche nel rapporto tra privato ed esercente; tuttavia, tale criterio non è oggetto di verifica nella relazione di impatto acustico redatta dal tecnico abilitato.

Formazione

Svolgiamo attività di divulgazione e docenza per Enti Pubblici e Privati in materia di Acustica architettonica e Ambientale sia per Corsi di Formazione che di Aggiornamento Professionale.

Collabora con noi