Il Teatro Brancaccio è uno dei teatri storici più importanti della capitale, situato in Via Merulana, nel quartiere Esquilino, tra la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Colosseo e la Basilica di San Giovanni in Laterano. Inaugurato nel gennaio del 1916 con il nome di Teatro Morgana, fu costruito a ridosso del terrapieno dei giardini del palazzo Field-Brancaccio (dal nome della proprietaria Isabella Field, principessa Brancaccio). Negli anni, il teatro ha subito diversi rifacimenti, tesi sia alla valorizzazione dell’esterno, sia alla funzionalità interna e nel 1937 è stato inaugurato nella sua attuale configurazione con il nome di Teatro Brancaccio. È tradizionalmente considerato “Il Teatro di Roma”: durante la sua illustre storia ha ospitato artisti famosi, tra i quali ricordiamo Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Gigi Proietti e grandi musicisti quali Fabrizio De Andrè, Louis Armstrong, Jimi Hendrix.
Oggi è uno dei principali riferimenti sulla scena nazionale per gli spettacoli di musical, danza, prosa, musica, circo contemporaneo e teatro ragazzi, con una programmazione di artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo. Il Teatro Brancaccio organizza inoltre laboratori teatrali, workshop, corsi di Teatro e Danza per bambini ragazzi e adulti e promuove la formazione professionale di attori, ballerini e cantanti.
Il lavoro è consistito nella caratterizzazione acustica dello stato di fatto attraverso una campagna di misure del Tempo di Riverberazione, e nel successivo studio di fattibilità inerente alla realizzazione di un nuovo plafone motorizzato in sostituzione di quello esistente, fisso e installato ad altezza prima galleria all’interno del Teatro. Tale nuovo plafone potrà disporsi in due diverse posizioni per configurare la sala su due scenari di capienza differenti.
Il primo scenario si configura in maniera simile all’esistente, avente dunque capienza pari alle sedute di platea e di prima galleria, anche se in posizione leggermente ribassata.
Il secondo scenario si configura con il posizionamento del plafone a tutta altezza, scoprendo dunque la seconda galleria, al momento inagibile, e configurando la capienza del teatro per un numero di sedute pari a quelle di platea, prima e seconda galleria.
Il terzo scenario, scelto in via definitiva dalla committenza e oggetto di progettazione acustica esecutiva, consiste nella tamponatura del solaio naturale e degli estradossi strutturali in cemento armato lasciati a vista, senza realizzare nessun plafone ribassato.