L’impianto di recupero di rifiuti CSS effettuerà una selezione molto spinta dei rifiuti plastici per polimero/colore, provenienti dalla raccolta differenziata urbana o da Centri Comprensoriali “CC”, ottenendo, a valle della lavorazione, alcune tipologie di rifiuti selezionati. L’area destinata all’impianto si trova in posizione ribassata rispetto al piano stradale di via Salaria (viabilità a sud), con un dislivello di circa 1 metro. L’impianto è composto da diversi macchinari atti a diverse tipologie di cernita (vagli rotanti, vagli balistici, selettori ottici, etc.) collegati tra loro da numerosi nastri trasportatori.
Studio acustico. Il presente studio ha l’obiettivo di valutare previsionalmente l’impatto acustico dell’impianto di recupero di rifiuti e imballaggi in plastica, da realizzarsi nel capannone A ubicato all’interno del Consorzio per lo sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, su un lotto dell’area industriale nel Comune di Cittaducale (RI). Nell’aerea intorno al capannone destinato alla selezione delle varie tipologie di plastica (Centro di Selezione “CSS”) sono presenti ricettori di classe V (nella zona a sud della Via Salaria) e di Classe VI. La valutazione si articola attraverso rilievi fonometrici atti a descrivere lo stato di fatto (rumore residuo) prima dell’avvio delle attività dell’impianto, il cui funzionamento è previsto nel corso delle 24 ore giornaliere.
L’attività dell’impianto è stata implementata con il software previsionale SoundPLAN. Noti i macchinari che compongono l’impianto di selezione automatica CSS-Corepla e i corrispondenti dati acustici, è stato sviluppato il calcolo della propagazione del rumore ai ricettori individuati a partire dallo stato di fatto. È stato ipotizzato un abbattimento di 20 dB dovuto ai pannelli prefabbricati che delimiteranno il capannone A. I livelli ottenuti sono stati confrontati con i valori limite riportati nel DPCM 14/11/1997: i limiti assoluti di immissione rappresentano il livello massimo di pressione sonora che la sorgente acustica può originare presso la pertinenza di un determinato ricettore, valutata su tutto il periodo di riferimento; i limiti differenziali rappresentano la differenza tra la situazione con sorgenti accese e quella con sorgenti spente; i limiti di emissione rappresentano infine il valore massimo consentito in corrispondenza di spazi utilizzati da persone o comunità.
Ing. Anna Tarsitano