Il rispetto dei requisiti acustici passivi è fondamentale per ottenere l’agibilità di un edificio, scopriamo di cosa si tratta e come comportarsi
Edilizia e acustica sono strettamente correlate, non è possibile infatti progettare, costruire e rendere agibili edifici su cui non siano state svolte verifiche professionali in ambito acustico, e che non abbiano ottenuto le apposite certificazioni richieste dalla legge.
È obbligatorio, dunque, rispettare i limiti di legge, che sono appunto i requisiti acustici passivi, la valutazione viene effettuata sia in fase di progettazione, che a edificio ultimato attraverso il collaudo acustico e, come vedremo nel dettaglio, prende in analisi diversi fattori.
La legge sui requisiti acustici passivi è volta a contenere i livelli di inquinamento acustico all’interno degli edifici, sia abitativi in modo che le persone non siano esposte a rumori eccessivi, che non solo sono fastidiosi ma che possono anche generare problemi fisici, sia per altre tipologie di strutture che non possono immettere nelle aree dove sorgono livelli di rumore superiori a quelli consentiti.
Il rispetto dei requisiti acustici passivi, e la relativa certificazione, deve essere effettuata da un tecnico competente in acustica regolarmente iscritto all’elenco nazionale istituito presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi del d.lgs. 17 febbraio 2017, n.42.
Dunque, per ottenere la certificazione che attesti il rispetto dei requisiti acustici passivi e il collaudo acustico, e ricevere così l’agibilità dell’edificio dovrai necessariamente affidarti ad aziende serie e specializzate, come la nostra Diapason Ingegneria, composta da ingegneri e tecnici altamente qualificati che sapranno non solo realizzare una documentazione dettagliata e professionale, ma anche consigliarti eventuali modifiche qualora si presentasse una problematica.
Tuttavia, il nostro team di professionisti vuole sottolineare come il nostro blog Diapason Ingegneria abbia uno scopo divulgativo, cerchiamo di spiegare la materia in modo semplice a chi non opera in questo settore. Per gli addetti ai lavori, dunque, suggeriamo di consultare le altre sezioni del nostro sito, di visionare il nostro portfolio, e di contattarci per ricevere una consulenza specifica e approfondire tutti i dettagli tecnici.
Ma vediamo nel dettaglio, dunque, cosa dice la legge in merito ai requisiti acustici passivi e come comportarti.
Requisiti acustici passivi: cosa dice la legge
La legge quadro sull’inquinamento acustico, la 447/95, evidenzia come sia di competenza comunale adottare i regolamenti stabiliti; dunque, le certificazioni vengono richieste dai vari comuni.
Il DPCM 5 dicembre 1997 è quello a cui si fa riferimento in questi casi ed è denominato Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, attraverso cui si definisce:
- i limiti di rumore che possono essere generati dagli impianti che si trovano all’interno dell’edificio
- le prestazioni di isolamento dal rumore determinate dai diversi elementi costruttivi
Dunque, nello specifico, la valutazione dei requisiti acustici passivi viene effettuata prendendo in considerazione diversi elementi che costituiscono l’edificio, tra cui:
- il rumore degli impianti, come l’ascensore, gli scarichi o i generatori
- il rumore trasmesso tra le unità immobiliari confinanti, come i muri o i solai
- il rumore di calpestio
- il rumore esterno, come i serramenti o le pareti perimetrali
Per legge, la valutazione dei requisiti acustici passivi è obbligatoria per diverse tipologie di edifici, tra cui:
- attività commerciali
- alberghi o pensioni
- scuole di qualsiasi livello
- edifici residenziali
- uffici
- edifici adibiti alle attività ricreative e di culto
- ospedali o case di cura
Dunque, la valutazione dei requisiti acustici passivi è obbligatoria non solo in caso di nuova costruzione di un edificio, ma anche qualora si effettui un cambio di destinazione d’uso o una ristrutturazione.
Quando si tratta di un edificio in fase di progettazione o costruzione si parla certamente di una valutazione preliminare dei requisiti acustici passivi; tuttavia, le prestazioni acustiche di un edificio possono cambiare e sono, dunque, influenzate dalle caratteristiche specifiche degli ambienti interni o da come avviene la posa dei materiali.
Per valutare che questi elementi siano a norma, a edificio ultimato, si effettua il collaudo acustico volto a certificare che i requisiti acustici dell’edificio rispettino i limiti imposti dalla legge.
Come essere sicuri di rispettare i requisiti acustici passivi ed essere a norma? Ecco come comportarti.
Requisiti acustici passivi: come comportarti
Per essere sicuro di avere una valutazione dei requisiti acustici passivi come richiesta dalla legge dovrai necessariamente affidarti a un’azienda seria, come la nostra Diapason Ingegneria, che può mettere a tua disposizione tecnici qualificati.
In questo modo potrai ottenere documentazioni e certificazioni estremamente dettagliate, che attestino in modo chiaro il rispetto dei requisiti acustici passivi richiesti dalla legge.
Tuttavia, qualora si verifichino dei limiti oltre quelli permessi, affidandoti a Diapason Ingegneria potrai ricevere consigli e una documentazione sui possibili interventi di bonifica da attuare per essere a norma e rientrare nei parametri dei requisiti acustici passivi stabiliti.
La nostra azienda Diapason Ingegneria, infatti, si occupa di tutte le attività di misura e progettazione a tutti i livelli, preliminare, definitivo ed esecutivo, in ambito di acustica architettonica e ambientale, attraverso personale altamente qualificato e apparecchiature professionali e moderne.
Se necessiti della valutazione dei requisiti acustici passivi e del conseguente collaudo acustico, dunque, non esitare a contattarci, Diapason Ingegneria ti garantisce professionalità, un servizio a 360 gradi e rapidità di intervento, ti aspettiamo.