Finestre Antirumore: funzionamento e utilizzi

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Le finestre antirumore possono essere un’ottima soluzione per chi vive in zone particolarmente rumorose. Ecco come funzionano e quali sono i loro utilizzi. 

Purtroppo il rumore indesiderato, soprattutto nelle città, è un problema grave e reale che crea non pochi disagi a chi ci vive stabilmente. L’inquinamento acustico, per lungo tempo sottovalutato, è in realtà una grave forma di inquinamento che rende davvero difficile la vita di coloro che vi sono particolarmente esposti. 

Ecco perché nel corso del tempo sono state introdotte delle norme severe a riguardo e sempre più spesso risulta necessario effettuare una valutazione dell’impatto acustico o una valutazione del clima acustico, utili a stabilire il grado di inquinamento acustico di una zona o di una determinata attività. Sono valutazioni tecniche da affidare a esperti e professionisti del settore, come quelli di Diapason Ingegneria. I nostri professionisti sono infatti in grado di rilasciare tutte le documentazioni legali e effettuare una perizia fonometrica in maniera sicura e affidabile. 

Se si vive in una zona particolarmente rumorosa, può essere utile inoltre prendere dei provvedimenti per quanto riguarda la propria abitazione. L’insonorizzazione degli ambienti è infatti molto utile a questo scopo e visto che è proprio dalle finestre che entra la maggior parte del rumore, insonorizzarle può essere la giusta soluzione.

Le finestre antirumore sono infatti utilizzate e scelte soprattutto da chi vive in grandi città o nei pressi di attività particolarmente rumorose. Ma cosa sono e come funzionano esattamente? Vediamolo insieme nei prossimi paragrafi.

Cosa sono le finestre antirumore?

Le finestre antirumore sono finestre particolari, realizzate con materiali diversi dal solito che sono in grado di bloccare o comunque diminuire i rumori provenienti dall’esterno. Questo tipo di finestre è noto anche come infissi a massimo abbattimento acustico e viene realizzato attraverso processi tecnici particolari.

Alcuni affermano che per realizzare una finestra antirumore basta semplicemente applicare un vetro acustico, dunque più spesso, su un normale infisso, ma in realtà questo potrebbe non bastare in situazioni in cui il rumore esterno è molto forte.

Come deve essere realizzata una finestra antirumore?

Innanzitutto una finestra antirumore deve essere realizzata da esperti del settore, in quanto non è possibile improvvisarle in maniera amatoriale e sperare che abbiano una buona riuscita. Il telaio della finestra antirumore deve infatti essere dotato di almeno 4 guarnizioni, in modo tale che queste possano bloccare la trasmissione delle onde sonore.

I punti di chiusura devono essere ben saldi in modo tale da dare al telaio aderenza perfetta e i vetri devono necessariamente essere a più strati. Anche la posa dell’infisso deve essere fatta in maniera oculata e da mani esperte, in quanto un infisso mal posizionato, anche se antirumore, può rivelarsi completamente inutile.

Per quanto riguarda i vetri, questi devono essere composti da due vetrate tra le quali viene posizionato un elemento plastico centrale. Questo è il vero e proprio ammortizzatore che impedisce la trasmissione delle vibrazioni da una lastra di vetro all’altra.

Per aumentare la capacità antirumore della finestra è possibile aggiungere anche altri prodotti e rendere in questo modo il vetro multifunzionale. Ad esempio può essere aggiunto l’isolamento termico e il controllo solare. Vetri così composti sono anche utili per aumentare la sicurezza della propria abitazione, oltre che il comfort per gli abitanti che saranno così schermati dal rumore esterno.

Quando è utile installare le finestre antirumore?

Le finestre antirumore possono essere installate ovunque ve ne sia la necessità, ovvero in luoghi in cui l’ambiente esterno alla casa è molto rumoroso. Sono utili per il rumore causato dal transito di veicoli come macchine o treni, se ci si trova ad esempio nei pressi di una ferrovia. 

Ma possono essere anche molto utili contro gli schiamazzi se si vive vicino a luoghi interessati dalla movida, contro l’abbaiare dei cani dei vicini, il suono delle campane, gli aerei in transito, in fase di decollo o di atterraggio, ecc.

Solitamente i livelli sonori confortevoli si aggirano tra i 35-40 dB nelle ore diurne e 30 dB in quelle notturne. Spesso tali livelli sono molto lontani dalla realtà, soprattutto in città, ed è per questo che può essere utile insonorizzare non soltanto le finestre, ma anche le pareti dell’appartamento, il soffitto, il pavimento sia della casa intera che di singole stanze in cui si ha maggiormente bisogno di tranquillità e silenzio.

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