Isolamento acustico fai da te: soluzioni pratiche e consigli

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Il problema dell’inquinamento acustico spinge molte persone a cercare soluzioni pratiche e fai da te per isolare acusticamente gli ambienti. Quali sono le migliori? Scopriamolo insieme.

L’inquinamento acustico è stato per molti anni un problema molto sottovalutato e per questo motivo ha creato profondo disagio nelle persone, nonché danni alla salute sia uditiva che psicologica di coloro che vi sono stati purtroppo esposti per lungo tempo.

 Da anni ormai le normative sono però cambiate e adesso c’è una maggiore tutela dei cittadini sotto questo aspetto. Grazie infatti ad una perizia fonometrica, effettuata da esperti come quelli di Diapason Ingegneria, è possibile fare sia una valutazione dell’impatto acustico che una valutazione del clima acustico, e in base a questi stabilire gli interventi di insonorizzazione da fare per attività o abitazioni.

Spesso però, chi possiede un’attività notoriamente rumorosa (sala prove, fabbro, ecc) o chi più semplicemente vuole rendere la sua casa silenziosa, sceglie di ricorrere a soluzioni per l’isolamento acustico fai da te.

Ma come fare? Quali sono le tecniche migliori? È chiaro che per ogni necessità diversa c’è una diversa soluzione e dunque come prima cosa bisogna valutare il tipo di rumore e la superficie da insonorizzare, ovvero se si tratta di pareti, pavimento, soffitto, finestre ecc. Ma andiamo per gradi e scopriamo insieme quali sono le soluzioni migliori.

Come scegliere la soluzione più adatta per l’isolamento acustico

Le prime caratteristiche da prendere in considerazione prima di mettere in atto un isolamento acustico fai da te sono:

  • Stabilire il tipo di rumore: l’intensità e la natura di questo sono molto importanti per capire l’entità dell’insonorizzazione di cui si ha bisogno. Una cosa è insonorizzare un ambiente dal rumore provocato da vicini rumorosi o tv ad alto volume, un’altra è doverlo fare dal rumore di fabbriche o altre attività lavorative.
  • Le proprie esigenze personali: si vuole insonorizzare solo una parte di casa, una stanza, o tutto l’ambiente? E qual è l’uso dell’area da insonorizza? In una cameretta di un neonato sarà necessaria maggiore insonorizzazione rispetto ad altri ambienti di casa, come la cucina per dirne uno. Inoltre si deve distinguere tra l’insonorizzazione per il pavimento, per il soffitto o per le pareti.
  • Il tipo di abitazione o attività in cui si deve operare: le caratteristiche strutturali dell’area da insonorizzare influiscono su scelta di materiali e quantità degli stessi. Se si vive in un palazzo antico, dalle caratteristiche mura spesse e solide, probabilmente si necessiterà di minore intensità di insonorizzazione rispetto ad altri edifici.

Migliori soluzioni per insonorizzazione fai da te

Tra le migliori soluzioni per isolare acusticamente un ambiente troviamo:

  • Pannelli fonoassorbenti e tende acustiche: sono in assoluto tra le soluzioni più semplici e gettonate per questo tipo di necessità. I prezzi variano da materiale a materiale. Per i pannelli in cartongesso andiamo dai 20 ai 35 euro, per quelli in fibra di legno dai 20 ai 40 e per gli isolanti polimerici tra 25 e 40 euro. Le tende acustiche vengono invece realizzate con tecnologie complesse e permettono di abbassare di circa 7 dB i rumori provenienti dall’esterno. Il loro costo è un po’ più elevato, siamo infatti tra gli 89 e i 110 euro. Sono materiali adatti a rumori a bassa intensità.
  • Controparete in cartongesso: se ci si trova in ambienti particolarmente rumorosi è necessaria una insonorizzazione più elevata, ad esempio può essere utile realizzare una controparete in cartongesso. Lo spessore di questa dovrebbe essere tra gli 8 e i 13 cm per essere efficace e ad essa può essere utile abbinare un materiale isolante adesivo con polimeri ad alta intensità. Il prezzo medio di questa soluzione è di 30-35 euro al mq, tenendo presente sia il costo del cartongesso che dei materiali isolanti, oltre al risparmio sulla manodopera.
  • Sistema massa-molla-massa: questo sistema permette di frapporre tra due superfici rigide uno strato centrale fonoassorbente, attutendo in questo modo le onde sonore. È costituito da tre elementi: la prima massa è data dalla parete o dal soffitto già esistente; la molla è costituita dal materiale fonoassorbente che può essere fibra di poliestere, fibra di canapa o lana di roccia; l’altra massa è data da una struttura in cartongesso con aggiunta di barriera acustica.

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