Isolamento acustico pavimento: come farlo e perché

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In alcune situazioni potrebbe essere utile, se non indispensabile, insonorizzare il pavimento della propria abitazione. Come fare? Scopriamolo insieme.

Prima di acquistare un appartamento in una determinata zona sarebbe utile conoscere il grado di inquinamento acustico della stessa. Non tutti in realtà prendono in considerazione questo aspetto, infatti è un problema che risulta essere ancora oggi molto sottovalutato, nonostante l’inquinamento acustico sia ormai regolamentato a dovere.

Quando si deve aprire una nuova attività particolarmente rumorosa, infatti, si deve fare una valutazione dell’impatto acustico che questa avrà sul territorio, che va relazionata alla valutazione del clima acustico del territorio stesso, il quale non deve essere profondamente variato dalla nuova attività. Per effettuare un controllo di questo tipo sui territori interessati è necessaria una perizia fonometrica, la quale deve essere condotta da ingegneri esperti come i nostri di Diapason Ingegneria.

Se però il “danno” è stato già fatto e si è scelto un appartamento in una zona troppo rumorosa, bisogna ricorrere all’isolamento acustico del pavimento o, alle volte, anche delle altre superfici della casa. Insonorizzare il pavimento in aggiunta alle pareti o al soffitto permette infatti di ottenere risultati migliori, poiché anche questa superficie è molto soggetta alla propagazione dei rumori strutturali, nonché del rumore aereo. 

Il rumore aereo è, come suggerisce il nome, un rumore che si propaga nell’aria ed è di solito generato da voci, elettrodomestici più rumorosi come ad esempio aspirapolvere o tv e musica ad alto volume. Il rumore strutturale è invece generato da urti alla struttura o vibrazioni che si propagano attraverso la materia, che possono essere causati semplicemente anche da spostamenti di mobili, tavoli, sedie o poltrone. 

Dunque per proteggere le proprie orecchie da queste tipologie di rumore è necessario insonorizzare il pavimento. Vediamo come.

I materiali per insonorizzare i pavimenti

Quando si deve insonorizzare un pavimento ci si può trovare di fronte a due situazioni differenti: o il pavimento non è stato ancora posato oppure c’è un pavimento già esistente. Nel primo caso l’insonorizzazione viene fatta al momento della realizzazione del pavimento, sia essa concomitante o posteriore a quella dell’edificio stesso, e avviene aggiungendo uno strato fonoassorbente sotto il massetto o sotto il pavimento stesso. In questi casi viene utilizzato un materassino di gomma fonoisolante in rotoli, capace di ridurre sia il rumore strutturale che quello aereo.

 Nella maggior parte dei casi però ci si ritrova a dover rendere isolante un pavimento già esistente, in quanto ci si rende conto della forte rumorosità di un luogo soltanto vivendoci. In questo caso abbiamo diverse soluzioni:

  • Pavimento in sughero: con uno spessore variabile dai 3 ai 10 mm in base alle esigenze del caso, questo tipo di pavimentazione isolante può anche essere lasciata a vista, in modo da ottenere un pavimento più morbido e antitrauma. È possibile trattarlo con sostanze protettive ad alta resistenza per renderlo antimacchia, potendolo rendere inoltre lucido, opaco o satinato. 
  • Pavimento in resina: se non si necessita una elevata fonoassorbenza si possono realizzare pavimenti in resina, con un buon rapporto elasticità/durezza. Esistono anche pavimenti che uniscono il sughero alla resina per ottenere un isolamento acustico maggiore.

Un dettaglio da tenere in considerazione è il fatto che quando si insonorizza un pavimento già esistente ci sarà per forza di cose un aumento dello spessore dello stesso, quindi potrebbe essere necessario alzare le soglie delle porte di casa.

Una soluzione molto utile contro i rumori da calpestio può essere inoltre quella del pavimento flottante, che permette di evitare la propagazione dei rumori verso i piani inferiori. Questo è un tipo di pavimentazione molto particolare, che risulta rialzata rispetto al solaio e ha una camera d’aria sottostante. Questa viene riempita con un materiale isolante, come ad esempio la lana di roccia e il polistirene espanso. È in assoluto la soluzione più efficace per questa tipologia di problemi.

Per quanto riguarda invece l’isolamento dei rumori da voci il risultato migliore si ottiene unendo l’insonorizzazione del pavimento in aggiunta a quello delle pareti. Se invece il problema sono i rumori che provengono dal basso, ovvero dai piani inferiori, la soluzione potrebbe essere quella dei tappetini fonoisolanti, ma spesso non bastano. Potrebbe essere necessario e più funzionale intervenire anche sul soffitto dell’appartamento sottostante.

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