I materiali fonoassorbenti possono essere utilizzati per ottenere l’isolamento acustico di un ambiente, poiché permettono di bloccare la propagazione delle onde sonore. Ma di cosa sono fatti e quali sono esattamente? Scopriamolo insieme.
L’obiettivo dei materiali fonoassorbenti è quello di bloccare del tutto o limitare la propagazione delle onde sonore, in modo tale che suoni o rumori molto forti provenienti da un certo ambiente non arrivino ad un altro e viceversa. Trovano dunque largo uso in contesti come le sale di registrazione, le strutture industriali in cui le produzioni sono particolarmente rumorose o anche semplicemente nelle abitazioni di coloro che vogliono proteggersi dall’inquinamento acustico e rendere le proprie case il più tranquille possibili.
Può capitare infatti di abitare in luoghi particolarmente rumorosi, magari vicino ad autostrade, cantieri o più semplicemente in una via cittadina di grande passaggio e che questo si ripercuota negativamente su chi vive in tale abitazione. Ecco perché, prima di prendere casa o anche di aprire un’attività in alcune zone è necessaria una perizia fonometrica, chiaramente condotta da esperti come quelli di Diapason Ingegneria.
Con questo tipo di procedura è infatti possibile realizzare sia una valutazione dell’impatto acustico che una valutazione del clima acustico ed è proprio in base ai risultati di queste che si può valutare la possibilità di utilizzare dei materiali fonoassorbenti per la propria casa o il proprio luogo di lavoro.
Ma cosa sono esattamente e come funzionano? Quante tipologie di materiali fonoassorbenti esistono? Vediamolo di seguito.
Materiali fonoassorbenti: come funzionano?
Per capire come funzionano i pannelli fonoassorbenti bisogna innanzitutto capire come funzionano le onde sonore. Queste ultime sono oscillazioni che si propagano attraverso l’aria e la materia e sono provocate appunto da una sorgente sonora che, emettendo il suono, forma addensamenti e rarefazioni degli atomi fino a giungere alle nostre orecchie.
Per potersi propagare, dunque, le onde hanno bisogno di materia e di aria, infatti nello spazio i suoni non si propagano poiché c’è il vuoto. Quando le onde sonore incontrano un materiale diverso dall’aria vengono in parte trasmesse e in parte assorbite. La quantità di onde assorbite o trasmesse dipende dal materiale stesso, ed è qui che entrano in gioco i materiali fonoassorbenti, che hanno la capacità di non trasmettere né riflettere il suono che ricevono. Questo avviene secondo tre meccanismi:
- Assorbimento per porosità: i pannelli fonoassorbenti realizzati in questo modo sono formati da una serie di pori in cui viene intrappolata l’aria vibrante, poi scaricata sul materiale intorno sotto forma di calore.
- Assorbimento per risonanza di membrana: il pannello in questo caso ha la possibilità di oscillare trattenendo così l’onda sonora e non propagarla.
- Assorbimento per risonanza di cavità: le onde sonore arrivano in una cavità e vengono in parte assorbite e in parte fatte risuonare all’interno della cavità stessa, finché non viene dissipato tutto.
Esempi di materiali fonoassorbenti
I pannelli fonoassorbenti possono essere di diverso tipo e realizzati in vari materiali. I più comuni sono:
- Pannelli fonoassorbenti in tessuto: sono pannelli leggeri che di conseguenza danno un grado di isolamento inferiore rispetto ad altri materiali. Hanno però il vantaggio di essere molto personalizzabili in fatto di forme e dimensioni e possono essere adattabili anche a punti più scomodi da raggiungere come ad esempio i soffitti, che è proprio il punto in cui vengono maggiormente utilizzati. Le fibre dei tessuti che vengono utilizzati con irregolari e distanti tra di loro garantendo così l’assorbimento del suono. Questo assorbimento sarà tanto maggiore quanto più è spesso il pannello.
- Pannelli fonoassorbenti in metallo: sono realizzati sia in acciaio che in alluminio e anche questi si presentano forati per assorbire i suoni. La frequenza e la dimensione di questi fori influenzano il livello di assorbimento. Sono chiaramente pannelli più pesanti e spesso al loro interno è contenuto altro materiale fonoassorbente per aumentare le prestazioni.
- Pannelli fonoassorbenti in legno: sono molto simili strutturalmente a quelli in metallo e anche in termini di principio di funzionamento. Vengono impiegati in sostituzione di questi ultimi, quando quelli di metallo risulterebbero troppo pesanti.
- Pannelli fonoassorbenti in materiali sintetici espansi: sono i pannelli fonoassorbenti più comuni, ma dal punto di vista estetico sono i meno apprezzati. Vengono usati soprattutto nelle sale da registrazione perché leggeri e molto semplici da lavorare. Ampiamente malleabili, possono essere personalizzati e colorati.